graziella fortwo

semplicemente spettacolare: quando l'ho vista mi ha commosso. la voglio!

tassinari

"alemanno in campidoglio in taxi, rutelli e veltroni a casa in bici".
questo lo striscione esposto oggi dai tassisti romani, in festa per l'affermazione di alemanno al ballottaggio.

ecco la mentalità dominante: andare in bici è da perdenti (diciamo pure da sfigati).

tanti auguri a roma.

come fai a spiegarlo?

"ma che gusto c'è?" è la domanda che mi fa mia moglie ogni volta che mi vede tornare sudato e spompato dopo una sgroppata in bicicletta.

me l'ha fatta un paio di volte anche nei giorni scorsi, mentre eravamo a abano terme per una minivacanza: occasione ottima per pedalare sulle splendide stradine dei colli euganei, con i loro continui saliscendi, i tornantini tagliagambe e le discese da sballo tra boschi e ville.

il senso di leggerezza e libertà, l'indipendenza, la velocità, il fruscio degli ingranaggi, il sole e il vento sulla faccia, i profumi, il paesaggio, la fatica - sì, anche quella - di spingere fino a restare senza fiato, arrivare a scollinare con la lingua fuori per poi mollare tutto in discesa... come fai a spiegarlo?

è come convincere un vegetariano che una costata al sangue è sublime, parlare di vino con un astemio o di sesso con un prete. come fai?

118


interno giorno, in un service di stampe digitali.
entra un cliente, gestore di un locale risto-disco: sui 35, nervoso, abbronzato, camicia nera sbottonata su petto depilato, capello nero corto finto-spettinato, pantalone nero di-èn-gi, stivaletti neri, occhiali neri (fuori piove).

si siede davanti a un computer (è di casa), appoggia sul tavolo un mazzo di chiavi marchiate porsche, apre la finestra di explorer e si connette a un sito di finanza.

il titolare del posto lo asseconda e gli chiede come va.
e lui: "porca troia, guarda: con il dollaro a 1 e 56 e il petrolio a 118 dollari come cazzo vuoi che vada? va dimmerda no?!"

eh già, le rate del cayenne...

triste, solitario y final

questa mattina, passando davanti al parcheggio di un supermercato, ho visto una anziana coppia, a occhio sulla settantina, intenta a stipare nel bagagliaio di una utilitaria il contenuto di tre carrelli della spesa.
e mi son fermato a guardare.
erano tutte bottiglie d'acqua: ho contato 21 confezioni (7 per ogni carrello), ovvero 126 bottiglie per 189 chilogrammi di acqua che i due, serrando le dentiere e sfidando ernie incipienti, sciatiche croniche e artriti in stato avanzato issavano a fatica oltre la soglia del bagagliaio.

allora ho pensato a quanto progresso c'è stato nella loro vita rispetto a quando - bambini - probabilmente andavano a prender l'acqua al pozzo del paese con il secchio. a gratis però.
allora ho pensato a quanto il supermercato, la pubblicità e l'automobile abbiano migliorato la loro vita. oh yes.

allora ho pensato che quella era una delle cose più tristi che mi sia capitato di vedere ultimamente. triste, solitario y final.

dreaming scotland

i recenti eventi nazionali hanno sensibilmente sollecitato la mia voglia di emigrare.
ovviamente in scozia, dove la mia atavica anima highlander ritroverebbe il suo ambiente naturale.

ieri pomeriggio mi ha telefonato mia moglie per dirmi "ci son tre posti per insegnante di italiano a edimburgo. partiamo?".
ok, dico io. ma io poi che faccio là?

la risposta potrebbe essere qui (da notare tra l'altro l'affinità del logo: che sia destino?).

sta insieme

fatto il primo test di pedalabilità: risultato positivo, alma gaucha tiene.
ora devo sistemarla, registrare freni e cambio, pulire per bene cerchi, mozzi e pignoni.

questa bici è assai modesta ma ne vado fiero: al momento mi è costata 4 euro (1 cavo freno + guaina). tutto il resto è riciclato, vernice inclusa.

esempio di riciclaggio creativo (ovvero, di necessità virtù):

una molla prelevata da un vecchio freno e opportunamente adattata funge da passacavo sotto la scatola del movimento centrale.
speriamo che "tenga botta" :-D

quanto mi costi

leggo qua e là svariati pareri su quanto costa una bicicletta: tanto, poco, troppo... allora ho provato a fare due conti.

lasciando perdere i cancelli a meno di 100 euro nei supermercati, la bici si può fare a costo minimo andando a caccia di usato, occasioni o fondi di magazzino (meccanici, rivenditori, discariche). ovvio devo avere un minimo di dimestichezza con il "fai date" e stare attento a non montare roba scassata che vanificherebbe lo sforzo (col rischio di sfracellarmi alla prima buca!).

se voglio invece una bicicletta nuova posso comprarla bell'e pronta, posso farmela fare su ordinazione o comprare i pezzi e montarla da me.
e qui i pareri si sprecano: "i rivenditori sono cari, i pezzi costano un occhio ma le bici montate costano ancora di più" (ovvio: chi le monta e le vende non lo fa per beneficenza).

prendiamo la bici "minimal" che va tanto di moda, telaio pista e scatto fisso senza feni: si può trovare pronta all'uso a partire da circa 700 euro. e giù a dire "troppo cara". mah.

vediamo quanto ci costa farla in casa (costi minimi per componentistica - nuova - discreta):
- telaio artigianale in acciaio 300 euro
- serie sterzo, pipa, piega 50 euro
- movimento centrale e guarnitura 40 euro
- pedali 20 euro
- ruote complete (mozzi + cerchi + raggi + sganci rapidi) 120 euro
- pignone e ghiera di fissaggio 15 euro
- reggisella e collarino 20 euro
- sella 30 euro
- copertoni e camere d'aria 40 euro
- catena 10 euro
- manopole o nastro 5 euro
totale: 650 euro

ovvero: il margine per il rivenditore (oltre al ricarico sul costo dei singoli pezzi) è di circa 50 euro: 50 euro per gestire l'ordine, montare il tutto e consegnare la bici al cliente.

non mi pare poi tanto, no?

un passo avanti e due indietro

mica vorremo vedere uno scempio del genere in centro a roma, eh?
certo che no, tanto che s'è già mosso un comitato (quando un'amministrazione ne pensa una giusta spunta subito un comitato a rompere il cazzo): "Trevi, la guerra dei parcheggi - Petizione contro il bike-sharing".

dopotutto, vorrai mica rinunciare a otto posti auto in una città come roma, eh? esticazzi!

morsa e martello

alma gaucha se ne stava sul trespolo da parecchi mesi, bolccata nella sua genesi da un problema alla pipa. pare che 'sto telaio - davvero sgrauso - non abbia una sola misura standard, così che dopo il tubo sella ho scoperto che nemmeno il tubo sterzo ha una misura "normale".
l'unica pipa che va bene ha un diametro per il manubrio ridicolo (ne ho provati una decina: non uno che entri).

ieri, complice il clima avverso che mi ha impedito di dedicarmi al giardino, ho deciso di affrontare di petto la situazione e son passato alle maniere forti.

ho preso una piega da passeggio arrivata da chissà dove e ne ho ridimensionato la sezione a furia di martellate e strizzate di morsa. non che sia un lavoro di fino, eh, ma funziona.

alma gaucha ha rivisto la luce.

taurus

un amico vuole acquistare una bicicletta da città: ha visto una taurus in un negozio e mi ha chiesto un parere da esperto (cosa che io non sono).

la bici non l'ho vista e non conosco il produttore: che roba è? mi ha detto "è un po' cara: 250 euro". non ha idea di quanto costi una bicicletta "cara" :-)

nel caso acquistasse un cancello mi sentirei un po' responsabile: gli avevo pormesso una bici fatta per lui, ma il telaio preposto langue ancora appeso a un gancio nel mio garage.