bicicletta vs automobile

questo post è dedicato agli scettici. quelli che quando dico che vado in città in bicicletta anziché in auto (30 km andata/ritorno) sorridono dicendo "ma tu hai tempo". quelli che quando dico che faccio prima in bici che in auto sorridono e dicono "sì-sì" come per assecondare una persona che non è del tutto a posto. quelli che sono convinti che per fare presto la cosa migliore sia mettere il proprio culo sul sedile di un'automobile, quelli che sono convinti che fare presto sia la cosa più importante (chi l'ha detto?).

oggi ho portato la mia auto (ebbene sì - mea culpa - ho un'auto) al concessionario per il controllo periodico (il tagliando, per intenderci). non potendo per ovvie ragioni caricarla sulla bici, ho fatto il contrario: ho messo la bici nel bagagliaio e via. parto da casa alle 7.55, arrivo in concessionaria alle 8.40, ovvero 45 minuti per percorrere circa 20 chilometri (velocità media: 26 km/h). lasciata l'auto in officina salgo in bicicletta e m'avvio verso casa. parto alle 8.55 e arrivo a casa alle 9.35: 40 minuti per percorrere la stessa distanza (un po' più corta perché ho tagliato per il centro, ma anche questo fa parte dei vantaggi della bicicletta), senza correre e senza affaticarmi; e il ritorno è pure in salita.

in bici lungo il po

segnalo questa bella iniziativa ciclo-cultural-gastronomica: gli studenti - tutti - dell'università di scienze gastronomiche di pollenzo viaggeranno lungo il po, dall'origine fino al mare, in barca e bicicletta. è una sorta di viaggio-studio, in cui l'università si muove (si terranno lezioni vere proprie, come fossero a scuola) e incontra gente, paesi, luoghi, culture. il tutto utilizzando mezzi di trasporto "non convenzionali". faranno tappa anche qui, a reggio emilia.
e io ci sarò, ad accogliere, salutare e accompagnare questa bella e simpatica carovana.

maggiori info qui

prima o poi ritorno

per quei tre che ogni tanto passano di qua: non è che sia sparito, eh?
è solo che è un periodo un po' così, che tra cazzi vari la ciclofficina stenta.
e senza bici "in progress" non so che scrivere.
mica sono adriano sofri. ecco.