diseducazione stradale /2
al mio paese ci sono due strade. due. il resto è stradine, viottoli e carraie.
inutile dire che laddove le due strade si incrociano c'è un semaforo. e c'è il caos. ovvero colonne d'auto, strombazzamenti e guidatori incazzosi. c'est la vie.
oggi, tornando a casa, mi son fermato a comprare un mazzo di cipollotti per farmi un bel pinzimonio e una volta ripartito mi son trovato a dover attraversare la strada in prossimità dell'incrocio.
una nano-biondazza-ossigenata, ferma in colonna, stava col suo mercedes nero sulle strisce pedonali, mentre un'eroica ottantenne col bastone cercava di insinursi tra il chilometrico cofano della sua bara ambulante e il culo del furgone che la precedeva.
son passato anch'io, facendo attenzione a non scalfire coi pedali della bootleg il paraurti della merdacess, poi mi sono accostato al finestrino e ho fatto gentilmente notare alla biondazza che sotto la sua cazzo di macchina ci stavano le strisce. e lei mi fa (letterale): "la vecchia è passata lo stesso, dovevo fermarmi là in fondo???"
dove "là in fondo" significava fermarsi un metro e mezzo prima.
mi sono limitato a darle della cafona incivile.
l'ottuagenaria, che col suo passo incerto aveva intanto "divorato" altri dieci metri, rideva sotto i baffi.
oggi mi son fatto una nemica, ma anche un'amica. coi baffi :-)
3 commenti:
U-lock Justice
purtroppo avevo con me solo il cavetto a spirale (qui se uno prova a fottere una bici viene linciato in piazza dai vecchietti del bar. che sono ormai gli unici ciclisti sopravvissuti)
Di solito dò una bella manata sonora al lunotto posteriore, che fa trasalire il conducente del mezzo, che crede che qualcuno l'abbia tamponato, se la manata è ben assestata, mi volto e li vedo sempre un poco sbiancati!
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