fissiamola


questa era di mio fratello, che nei primi anni '80 s'era messo in testa di emulare le imprese di hinault e moser. per fortuna si metteva in testa anche il casco - lungimirante per l'epoca - così che quando la sua strada incrociò quella di una grossa berlina se la cavò con qualche escoriazione. ma lei - una lucente rauler blu - ne uscì malconcia, con qualche tubo storto e la certezza che mai più sarebbe tornata a correre. il ragazzo si riprese velocemente, si fece fare un'altra rauler - rossa - sulla quale schizzò via veloce e dimentico della sua prima fedele cavalcatura. fine della storia.

poi, qualche anno dopo, mio fratello - un altro - decise che era un peccato lasciarlà lì, appesa a quel gancio, tutta storta e impolverata. la portò da un bravo meccanico che con qualche martellata ben data la rimise in piedi (o in ruote? boh...).
la prese in cura - il fratello - la riverniciò, ci mise su un po' di robetta (portapacchi, luci, cavalletto), le diede persino un nuovo nome, ma capì presto che non faceva per lui: troppo lunga, pedalava un po' impiccato, e poi le era rimasto il vizio di piegare da una parte - a causa della botta - e aveva un'andatura un po' a banana. Passò poco che la poveretta si ritrovò di nuovo in cantina, di nuovo smontata e arrugginita, in attesa che qualcuno se ne rifacesse carico.

a quel punto toccò a me. una bici vera non l'avevo avuta mai: solo un rottame da cross (quelle con la sella lunga...) ereditato dei fratelli maggiori, poi una falsa moser da ragazzino con ruote da 24 e curva tipo "torello" salvata dalla rottamazione, infine la vecchia comer da donna di mia madre.
quindi mi armai di buona volontà: cartavetro, una bella riverniciata, vari pezzi recuperati qua e là, due manettini shimano al posto delle leve sul cannotto, di nuovo luci e portapacchi, curva da passeggio, campanello e - tocco finale - adesivi originali rauler.

da allora son passati parecchi altri anni e chilometri ed è giunto il momento di darle un'anima nuova. ho deciso di liberarla definitivamente, scioglierla dall'ingombro di tutto il di più di cui l'ho caricata e riportarla all'essenza della sua natura: adesso è pronta per diventare una fixa.

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