auto blu
ieri pomeriggio ero in centro a parma. bella città, molto più di reggio emilia, dove alcune vie centralissime si sono (per ora) salvate dall'invasione di negozi grandifirme-tuttiuguali: così si posson ancora trovare negozietti semplici e dal sapore antico, coi loro banconi di legno segnati dal tempo: una torrefazione vera che vende solo caffé, il caro vecchio barbiere (quello vero, con le poltronazze in pelle, il lavandino, i mobili in formica, il pennello da barba e il vecchietto che abita al piano di sopra e scende a legge il giornale e far due chiacchiere), la gastronomia con la trattoria nel retrobottega. tutto a due passi da piazza garibaldi e dal teatro regio.
proprio davanti al teatro regio stazionavano una serie di mercedes nere. erano 6-7, in piena area pedonale, parcheggiate a doppia fila (e dire che c'è un parcheggio multipiano a poco più di cento metri). tre, pur non avendo nessuno a bordo (nemmeno l'autista) avevano il motore acceso. si sa mai che il politocozzo di turno prenda freddo quando esce da teatro (prova generale di un'opera teatrale: almeno un centinaio di persone in diligente attesa per avere l'ingresso omaggio, ma gli omini mercedes-muniti non credo abbiano fatto la fila).
il tutto sotto l'attento occhio vigile di due pattuglie della polizia municipale. si sa mai che qualche villico a piedi sia d'intralcio alle manovre delle onorevolissime autoblu.
di nuovo: che paese di merda.
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