ruotafissata

tolti i pignoni e l'inutile ruota libera. avvitato il fisso. il cuore della macchina c'è.
la ruota sarà probabilmente da ricampanare, così come dovrò sistemare un po' di ruggine sui cerchi. ma intanto c'è.

il telaio è ancorà lì, nudo, in attesa di una buona mano di vernice. ho tolto un po' di orpelli con la mola (oddìo, non che sia venuto un lavoro di fino, ma va bene).
ultimo problema da risolvere (per il momento): la curva non entra nell'attacco. forse è di diametro troppo grande? boh. ho provato a forzare un po' e ho fatto un danno, rovinando la parte centrale della curva.


questo cadavere tornerà nuovo. forse. in realtà lo sto utilizzando come cavia per le prove di verniciatura, tanto per fare la mano e capire come viene: fondo antiruggine, vernice, trasparente.
vedo se son buono di pennello o se è meglio a spruzzo (col compressore).
poi, col tempo e qualche pezzo giusto, potrà pure tornare pedalabile.

riciclokamasutra

ho provato con le buone, facendo il simpatico e raccontando della nobiltà del recupero, ma niente. quello non ha mollato.

una mtb di piccola taglia (esattamente quel che cerco per mia moglie) e una vecchia splendida bici da uomo rossa: già le vedevo sul trespolo, pronte per la manutenzione, ma il paladino della discarica, il guardiano della monnezza, il tutore dell'ordine nella pattumiera mi ha impedito di portarle via. potere dell'autorità conferitagli da noi cittadini.

erano lì, tristi, con i tubi incagliati in mezzo alla ferraglia, in attesa di una qualche caxxo di pressa che le ridurrà a materia prima per una fornace. potevo salvarle, rimetterle in strada, renderle utili senza costi per nessuno.

invece finiranno vendute a peso per pochi centesimi, trasportate su un camion che le scaricherà da un rottamaio che le smonterà, le caricherà su un altro camion che le porterà in una fonderia, dove con grossi forni saranno fuse in barre d'acciaio, che saranno spedite via nave in turchia dove altri forni le trasformeranno in tubi che diventeranno il telaio di una bicicletta che sarà assemblata con componenti coreani o cinesi e poi rispedita in italia e poi smistata a reggio emilia e venduta dalla coop a quel coglione che abita qui dietro e che ieri ha buttato una bicicletta funzionante in discarica.

lo chiamano riciclaggio. per me è pura sodomia.

acciaio

tolta anche la crosta, che l'era tutta fiorita e si staccava solo a grattare col dito (era stata verniciata da un pessimo carroziere che avevo pure profumatamente pagato).

la sverniciatura era l'ultima fase della decostruzione: adesso riparto da questi tubi nudi, come fossero una tela bianca.

staremo a vedere che ne vien fuori.

vivalosvitol

due spruzzatine di svitol sulle pedivelle e due bei colpi di martello: via gli spinotti e via le pedivelle.
poi le calotte del movimento centrale: anche lì due spruzzatine e un giro di chiave.

telaio nudo e crudo: adesso vado di sverniciatore e cartavetro, che vediamo come sta messo l'acciaio sotto la crosta.